Andrea Mineo si esprime attraverso diversi linguaggi visivi (scultura, installazione, performance, fotografia, disegno) che affrontano temi di natura politica, economica, sociale e psicologica e culturale. Ciò che l’artista predilige nello specifico è la realizzazione di Progetti Culturali – costituiti da molteplici fasi di ricerca alle quali segue un necessario processo di programmazione e sedimentazione – mediante la rielaborazione di grandi spazi e la produzione di sistemi culturali articolati inseriti nel cotesto in cui opera. I Progetti Culturali di Mineo, che sono tanto processi artistici quanto già opere d’arte, possiedono un’estetica ben precisa che include anche la collaborazione con altri artisti e operatori del settore. Mineo definisce il suo lavoro «un atto etico, un processo che riflette sia su cosa è oggi un’opera d’arte sia sulla società che dovrebbe comprenderla e discuterla». Le sue opere sono legate a un ininterrotto legame tra dimensione fisica, mentale e ambientale, analizzando, nello specifico, i momenti in cui lo spazio architettonico può acquistare le qualità di uno spazio psichico. Mineo mette al centro della sua pratica la contestualizzazione dell’opera all’interno dell’ambiente e dell’architettura che la ospita come anche la percezione che ne ottiene l’osservatore. Queste «psico-architetture» e «psico-sculture», come le chiama lo stesso artista, sono ideate per essere attraversate fisicamente e per agire sul pensiero di chi le fruisce per dare spazio all’immaginazione e viceversa. (Fabiola Di Maggio, Dottorato di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, 2020)

Andrea Mineo

"Night raid at the Heavenly Places by Anselm Kiefer", 2015, Hangar Bicocca, Milano - Courtesy dell'artista