Il lavoro del Laboratorio Saccardi si caratterizza per il registro fortemente pungente e l’atteggiamento dissacratorio nei confronti dei temi affrontati. In particolar modo, il gruppo prende di mira personaggi ed eventi mediatici (Cogne, 2006), fornendo la propria sarcastica interpretazione dei fatti. Non mancano citazioni dalla storia dell’arte, anch’esse spesso funzionali ad una volontà parodistica o ad una sorta di prefigurazione profetica (I funerali di Berlusconi, 2008). Alla produzione pittorica fanno eco operazioni come la messa in formaldeide del libro di Damien Hirst e la partecipazione alla televendita di una tv locale, attività musicali e messa in scena di riti tribali (Brahmacarya Dhammacakkappavattana Sutta pre lhc, 2008). Tuttavia, i chiari riferimenti all’attualità si pongono soprattutto come pretesti; la ricerca artistica del Laboratorio Saccardi si presenta come “curiosa esperienza estetica”, tesa a riportare ogni stimolo proveniente dalla realtà circostante. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Laboratorio Saccardi

"Pee in the lilies (Pee in the lilies è un quadro a olio, rappresenta il momento in cui Monet ormai vecchio e dopo essersi costruito il suo giardino di ninfee a Giverny fà pipi nel laghetto delle ninfee … la luce della pipi che si immerge nell’acqua non poteva rappresentarla per vari motivi … ma sicuramente Monet ha pensato all’effetto pittorico che se ne ricavava, ma gli è mancato il coraggio di realizzare un Pee in the lilies …)", 2016, 30x40 cm - Courtesy del quadro Renata Ruscello Cacciola