Filippo La Vaccara archivia, attraverso diversi espedienti come fotografia, disegni e appunti, immagini e suggestioni per lui particolarmente stimolanti, le quali costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo e la realizzazione di scene e sculture dipinte. Adoperando materiali differenti, La Vaccara evoca una dimensione altra, fatta di personaggi, paesaggi e situazioni inventate, sospesa nel tempo. Seppur facilmente riconoscibili, i soggetti scelti dall’artista occupano un mondo immaginario, caricandosi di enigmaticità e celando substrati più profondi. Tutta la sua ricerca si divide così tra l’attenzione al dato sensoriale del lavoro e l’interesse per ciò che questo nasconde, con l’intento di offrire allo spettatore una lettura ‘nitida’ e una più problematica allo stesso tempo. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Filippo La Vaccara

"Senza titolo", 2017, terracotta e ingobbio, h.18 cm - Courtesy foto Francesco Baraggino