Per impulso e per passione, Emilia Faro ha sempre disegnato. Dopo gli studi e la laurea in farmacia, comincia a frequentare workshop, scuole d’arte e studi d’artista in tutto il mondo. Tale formazione ha istruito ed emancipato il suo tratto in un’instancabile mutazione che dall’acquarello è passata all’installazione per approdare al video nel 2010 e al suono, ormai elemento necessario della sua ricerca. Il lavoro di Faro è incentrato particolarmente sull’analisi della soggettività femminile, ma anche sull’osservazione e la traduzione della realtà circostante in di-segni come simboli e pittogrammi. Tutte le sue produzioni condividono l’aspetto narrativo e le storie, infine, trovano la massima realizzazione nei video che ne rispecchiano la consequenzialità e che, come gli acquarelli, consentono composizioni pittoriche, espressive, fluide e dinamiche. Il video acquista una configurazione narrativa metaforica e onirica. Le immagini sono superfici mosse dove la realtà diventa immateriale e le sue trame si fanno inquietanti e spaventose, surreali e simboliche come quelle leggendarie. Faro mette in scena un realismo magico dai toni occulti e misteriosi all’interno del quale identità e apparenze si mescolano: niente consola. Nemmeno la bellezza. (Fabiola Di Maggio, Dottorato di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, 2020)

Sul sito web opere e biografia aggiornata / On the website works and updated biography

Emilia Faro

"Volcanic plant", 2019, vegetale, resina, sabbia vulcanica dell’Etna, 20x12x32 cm - Courtesy dell’artista