La pittura di Concetta De Pasquale è organica, sensoriale e carnale. Essa tende a una rappresentazione interiore e minimale. Dopo avere sperimentato diversi supporti e materiali, come pietre, corde, cortecce, olio, catrame, De Pasquale privilegia la carta, che si sostituirà del tutto alla tela. L’artista esplora il corpo nella sua forma essenzialmente fisica come anche nel suo significato più mistico e astratto. Da questa ambivalenza deriva una pittura esperenziale e contemplativa dove il corpo dell’artista diventa protagonista dell’immagine imprimendosi sulla carta e così improntandola. De Pasquale concepisce la carta come un lenzuolo che non accoglie solo la pittura, ma diviene sudario del corpo e della mente in movimento, un medium che porta così le tracce di una pratica artistica, fisica e spirituale. Alle forme casuali e impreviste che questi “corpi invisibili” imprimono sulla carta, lo spettatore può dare un significato personale e proiettivo. Le impronte che si vedono sono dei passaggi, degli spazi di transizione nelle pieghe del corpo, rappresentazione di una percezione fluida alla continua ricerca di nuove visioni. (Fabiola Di Maggio, Dottorato di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, 2020)

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Concetta De Pasquale

"Carta di Mare Nautilus", 2018, olio, catrame e muffe marine su carta nautica, 75x114 cm