Luci e ombre, come giorno e notte, si alternano nelle opere di Luca Cutrufelli. Disegni, sculture e installazioni rimandano istantaneamente a una misteriosa condizione di distacco e inabissamento che per l’osservatore equivale alla percezione visiva di uno sprofondamento sia fisico che mentale. Sono segni di scie luminose e gelide su fondi plumbei e abissali, realizzati per sottrazione, emblemi di un’arte che manifesta idee astratte e moti inconsci all’interno di uno spazio fragile, incerto, dove galleggiano forme pronte quasi alla subitanea sparizione. Anche le sculture e le installazioni si inscrivono entro questo registro inquietante e malinconico giocato tra l’affioramento e lo sprofondamento, la pesantezza e l’inconsistenza di elementi naturali come i minerali: ossidanie corvine sovrastate da pallide pietre pomici narrano simmetrie e dilazioni che custodiscono il senso tutto dei contrasti che si imprimono e si vedono nelle cose, nella natura e nelle vite degli esseri umani. (Fabiola Di Maggio, Dottorato di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, 2020)

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Luca Cutrufelli

"Untitled #19", 2011, carboncino su carta, 150x120 cm