Leggerezza, trasparenza, transitorietà della forma: queste sono le qualità che distinguono le opere di Francesco Surdi. Dalla pittura alla scultura le forme rappresentate restano in bilico tra il sogno e la veglia; tra il passato, il presente e il futuro con i suoi fantasmatici presagi e imprevisti. Le creazioni di Surdi esprimono un’esistenza labile e transitoria, con una trama tenue e cristallina che sfiora materie e visioni. Paesaggi, figure animali, volti umani sono essenze riconoscibili nonostante l’indefinitezza, la dissomiglianza formale e la diradata consistenza. Non si tratta di astrazioni ma di forme cristalline, macchie, masse fibrose. I disegni e le pitture traslucide trovano equilibrio nelle sculture chiare che l’artista installa vicino. Strutture plastiche e organiche, membrane fossilizzate che, come i disegni, sono un’estensione tridimensionale originata dalla stessa sfera iridescente. Le pitture, come anche le sculture di Surdi, sono segni di tempi ed esistenze lontane e ormai indistinte. Aperture verso la trasparenza, non da intendere come poetica dell’assenza o del vuoto, ma come spazio percettivo costruttivo in cui, rimossa qualsivoglia barriera, sia possibile transitare con lo sguardo sorpreso verso luoghi misteriosi e imperscrutabili. (Fabiola Di Maggio, Dottorato di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, 2020)

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Francesco Surdi

"Landscapes studies", 2013, stampa laser su carta, 21x14,8 cm