LA MOSTRA “GRANDI OPERE” DI TURI SIMETI

Il Polo Museale Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso presenta la mostra Grandi Opere di Turi Simeti, accuratamente organizzata e voluta, sviluppando il suo programma di riconoscimento nei confronti dell’opera di uno degli artisti più significativi emersi negli anni Sessanta, enfatizzando la valenza del Contemporaneo in Sicilia. Simeti ha tracciato un percorso guida nell’ambito della generazione di protagonisti della cultura artistica contemporanea siciliana che assieme a lui annovera, tra gli altri, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra, Emilio Isgrò e Renato Guttuso.

La Fondazione Fiumara d’Arte con la guida di Antonio Presti e la Fondazione Orestiadi, voluta da Ludovico Corrao, hanno creato le basi per un sistema dell’Arte Contemporanea in Sicilia, consolidato agli inizi del III millennio attraverso l’istituzione del Polo Regionale che ha la funzione  di  valorizzare e tutelare il patrimonio culturale contemporaneo promuovendo mostre in rete, organizzando residenze per giovani artisti e creando occasioni d’incontro tra questi ultimi e guest artist, curatori di chiara fama, musei e fondazioni europee.

Il Sacs istituito per valutare l’inserimento dei giovani artisti in un archivio per promuoverli e metterli in contatto con istituzioni internazionali è lo strumento di crescita e di  conferma delle radici illustri dell’Arte Contemporanea in Sicilia.

Il Riso si pone come “ Museo Laboratorio” dell’Arte Contemporanea   crea cultura e stimola i giovani a trarre forza dai grandi artisti che hanno tracciato un segno indelebile perché soltanto dalla ricerca del passato si costruisce il futuro delle nuove generazioni.

Con Turi Simeti si ribadisce la tradizione del nuovo linguaggio artistico che è partito proprio dalla Sicilia degli anni ’50.

Il mio incontro con l’artista nella sua casa/studio a Milano è stato fondamentale per entrare nel suo mondo. La luce naturale che filtra dalle finestre è ben diffusa e le opere sono distribuite cronologicamente. Con la sua guida riesco ad attraversare con la mente la vita artistica del maestro. Le sue opere m’illuminano su una carriera segnata da perseveranza, successi e coerenza

Il suo racconto testimonia la sua forte volontà a perseguire una passione un sogno che lo porteranno a conseguire  grandi successi.

Nasce ad Alcamo e, dopo aver frequentato le scuole nella sua città natale e l’Università a Palermo,  intuisce che in Sicilia non c’è spazio per alimentare le sue passioni e nel ’58 si traferisce a Roma, dove, quasi casualmente, frequenta gli studi di Burri, Schifano, Festa, Turcato. Da lì  inizia il percorso artistico da autodidatta, fortemente alimentato dalle frequentazioni degli ambienti artistici romani. Qui incontra, oltre ai grandi artisti, critici di fama internazionale, che influenzano la sua formazione e ne sanciscono il riconoscimento a pieno titolo nella storia dell’arte. Anche il suo ovale nasce quasi casualmente probabilmente perché affascinato da Burri. Una candela sul tavolo del suo studio lo porta a bruciacchiare gli angoli dei fogli che aveva sottomano creando i primi ovali.

Simeti è senza dubbio uno dei più grandi esponenti dell’arte contemporanea che con le sue opere estroflesse ha conseguito un primato nell’Arte contemporanea.

Il genio artistico si coniuga con l’animo dell’uomo e i suoi ovali gialli, rossi, blu e neri che fuoriescono dalla tela segnano inequivocabilmente il trascorrere del tempo e lo spazio circoscritto.

In Sicilia, nella sua bella casa, un ex oleificio nella campagna di Alcamo, trascorre mesi piacevolissimi, insieme alla moglie e alla figlia, tra lunghe nuotate, splendide passeggiate e momenti di lavoro intenso che svolge insieme ai suoi collaboratori, che, spesso, lo seguono nella sua campagna. La Sicilia è la sua musa ispiratrice dove ritorna per lavorare en plein air contrassegnando una produzione in continua evoluzione.

La mostra prevede l’esposizione di oltre venti lavori recenti di grandi dimensioni, realizzati fra il 2015 e il 2016, caratterizzati dalle grandi dimensioni che, insieme ad altri 10 dipinti, saranno esposti nel piano nobile di Palazzo Belmonte.