L’opera inedita del maestro “Medhat Shafik”

Il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
in collaborazione con la GESAP Aeroporto Falcone e Borsellino
presenta
l’opera inedita del maestro
“Medhat Shafik”
Inaugurazione Venerdì 23 marzo 2017
Ore 18.00
Aeroporto Falcone e Borsellino

Palermo – il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, in collaborazione con la GESAP, presenta l’opera inedita del maestro egiziano Medhat Shafik all’interno degli spazi dell’Aeroporto internazionale Falcone e Borsellino di Palermo.

“Il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea – dichiara la direttrice, Valeria Patrizia Li Vigni- nel circuito delle collaborazioni internazionali, presenta l’opera inedita di Medhat Shafik, realizzata nell’ambito di un workshop all’interno dal Museo Riso, con il coinvolgimento degli allievi dell’Accademia e dell’Università di Palermo. Il progetto conferma la volontà del Riso, di incentivare il dialogo con i paesi transfrontalieri del mediterraneo, con l’obiettivo di consolidare un dialogo di pace tramite la cultura, affinchè si possano costruire sempre più, le basi per collaborazioni future.

L’artista egiziano Shafik, annoverato da Metropolitan Museum di New York annovera come una delle presenze storiche di maggior interesse nell’arte contemporanea del mondo arabo, è il giusto testimonial in un luogo come l’Aeroporto di Palermo, per dare il benvenuto con il linguaggio universale dell’arte.” L’opera sarà installata nella sala del secondo livello, nei pressi del gate 2, visibile ai passeggeri in arrivo e in partenza.

“Siamo felici di ospitare l’opera del maestro Shafik, che rientra nell’itinerario culturale e artistico creato in varie zone dello scalo, voluto per mettere in risalto la bellezza artistica che ci circonda – dicono Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta, presidente e amministratore delegato della Gesap, la società di gestione del Falcone Borsellino – E l’aeroporto rappresenta l’interfaccia ideale per trasmettere il messaggio universale dell’arte”.

Si tratta di un’opera di grandi dimensioni del 2016, ”Senza Titolo”, realizzata per la collezione permanente del Museo Riso, un laboratorio curato da Carmelo Strano in collaborazione con la Extroart. Il workshop ha consentito un confronto generazionale tra i giovani e l’artista: sono state affrontate e scandagliate tematiche, tecniche, esperienze, in un costante rimando alla scena artistica contemporanea e alla realtà territoriale del Museo, nella quale il gruppo di lavoro si è poi immerso.

Nell’opera del maestro egiziano ogni singolo oggetto è stato scelto appositamente per il fatto di essere “logorato”, “vissuto”, ed entra a far parte di una nuova narrazione in quanto simbolo ed emblema del continuo fluire dell’uomo e del suo essere dentro la “storia”, nel tempo e nello spazio. Una storia ancestrale, quella che emerge dai lavori di Shafik, attraverso labili tracce, come nei minuti graffiti, testimonianza di un bagaglio culturale che ha portato con sè in occidente, lui egiziano copto.

Comunicazione Polo Riso-d’Aumale
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