Una iniziativa direttamente promossa dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana nel campo delle attività culturali, artistiche e scientifiche di particolare rilevanza.

Il santino come noi lo conosciamo – si legge nella prefazione dell’Assessore Sebastiano Tusa – nasce in epoche relativamente recenti per esigenze di praticità, permettendoci nei nostri spostamenti di avere il conforto di un’immagine sacra e di una preghiera da recitare nella nostra intimità. L’avvento della stampa diffusa lo rende popolare e quasi obbligatorio corollario di un bravo cristiano. E’ importante sottolineare altresì come l’immaginetta sacra abbia seguito l’evolversi degli stili e delle mode grafiche, subendone l’influenza nell’aspetto. Infatti attraverso l’analisi diacronica di questa importante produzione sacra è possibile percorrere le varie stagioni dell’arte, della grafica e degli stili.

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