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CONVEGNO: L’ARCHITETTURA DELL’ESPORRE – SPAZI E COMPLESSI ESPOSITIVI TRA EFFIMERO, IPERBOLICO E SPERIMENTALE NELLA SICILIA D’ETÀ CONTEMPORANEA

15 Maggio 2025 - 16 Maggio 2025

Il tema proposto quest’anno da AAA/Italia per la «XV Giornata nazionale degli Archivi di Architettura» è L’architettura dell’esporre: spazi e complessi espositivi tra effimero, iperbolico e sperimentale. Con questo ciclo di manifestazioni promosse in ambito nazionale a partire dal 15 maggio ci si vuole collegare al grande evento culturale internazionale previsto per la celebrazione, organizzata dal «Musée des Arts Décoratifs» di Parigi, del centenario dell’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi del 1925, alla quale partecipò l’Italia con apporti e con esiti assai diversificati.

È dunque quello del 2025 un centenario particolarmente significativo che può indurre i soci di AAA/Italia a declinare un tema come quello della relazione fra cultura del progetto e modi o rituali dell’esporre, nelle diverse periodizzazioni temporali comprese fra l’Unità d’Italia e oggi, attraverso la conoscenza e/o l’ostensione delle documentazioni d’archivio riguardanti le architetture o gli ambienti progettati, costruiti o riconfigurati in relazione a manifestazioni espositive, ma anche attraverso visite o studi dei luoghi che hanno ospitato complessi o architetture espositive o che sono stati riformati oppure trasformati in relazione alla realizzazione di tali eventi.

L’architettura per le esposizioni, sia che si tratti di corpi di fabbrica (temporanei o durevoli) sia che si tratti di allestimenti (di ambienti o di spazi aperti) sia, ancora, che si tratti di ordinamenti tematici (come le mostre con progetti o modelli architettonici o con oggetti d’uso e con mobili e arredi), è quasi sempre la risultante, con diverso dosaggio da caso a caso, di componenti come l’effimero, l’iperbolico e lo sperimentale. Ma soprattutto le esposizioni sono, anche, autentici “laboratori” della cultura del progetto architettonico, tanto nel caso di realizzazioni destinate ad una durata limitata nel tempo quanto in quello delle opere permanenti (come ad esempio il Palazzo delle Esposizioni a Roma, la sede della Triennale di Milano, il complesso della Mostra dell’Oltremare a Napoli, i padiglioni della Biennale di Venezia e i complessi delle fiere, fra cui quella Campionaria di Milano, quella del Levante a Bari, quella Campionaria di Messina e quella del Mediterraneo a Palermo).

Gli archivi, e in particolare gli archivi di architettura, sono, nella maggior parte dei casi, la principale, e talvolta l’unica, fonte a cui ci si possa rivolgere per conoscere e per valutare questo particolare fenomeno d’Età Contemporanea della civiltà occidentale.

Complessi architettonici, singoli padiglioni, allestimenti di interni e di esterni, opere tipografiche e di grafica per la comunicazione, ordinamenti di mostre tematiche (di architettura, arti applicate, arte e design) e, anche, dibattiti (generati all’epoca delle singole manifestazioni da esigenze di confronto) costituiscono il variegato campo di azione al quale sono indirizzate le varie attività finalizzate alla conoscenza dell’architettura per le esposizioni.

In ambito siciliano le Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura UniPa (che da quest’anno ricoprono la Presidenza di AAA/Italia) in relazione al tema di questa edizione annuale della Giornata nazionale degli Archivi di Architettura organizzano (in collaborazione con il Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, con l’Ordine degli Architetti P.P.C.PA e con l’associazione AAA/Italia) un convegno in due giornate dal titolo L’architettura dell’esporre: spazi e complessi espositivi tra effimero, iperbolico e sperimentale nella Sicilia d’Età Contemporanea. Il tema del convegno è riferito al periodo che va dalla tarda Belle Époque al «Miracolo Economico» durante il quale la Sicilia conosce una felice stagione di eventi espositivi assai diversificati e spesso con esiti rimarchevoli sia dal punto di vista socio-economico sia da quello della cultura del progetto e del suo relazionarsi con le arti e con le tecniche. Nello stesso periodo, oltre alle esposizioni (industriali, agricole e commerciali) e alle mostre (d’arte e di architettura) organizzate a Palermo (1891, 1902, 1925, 1933, 1937, 1939, 1940), a Marsala (1902), a Catania (1907), a Messina (1913) e a Taormina (1928) e all’istituzione, durante il «Miracolo Economico», delle fiere campionarie a Palermo e a Messina, si registra la ricorrente presenza di architetti, ingegneri, artisti e imprese di Sicilia in manifestazioni espositive nazionali e internazionali (Parigi 1878, Torino 1898 e 1902, Venezia 1903 e 1905, Milano 1906, Venezia 1909, Roma 1911, Monza 1925 e 1930, diverse edizioni delle Triennali di Milano negli anni Cinquanta e Sessanta). Occasioni di confronto e di sperimentazioni tanto le esposizioni quanto le mostre hanno rappresentato un importante banco di prova per la tenuta e il progredire della cultura architettonica siciliana d’Età Contemporanea.

Il convegno propone analisi storico-critiche sul tema basate sul fondamentale contributo delle documentazioni d’archivio.

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Segue programma convegno

Dettagli

Inizio:
15 Maggio 2025
Fine:
16 Maggio 2025
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