OPERAZIONI IN ARTE E IN ARCHITETTURA

L’arte degli anni Sessanta e Settanta – Minimal Art, arte concettuale, Art-Language, Primary Structures ecc. – indaga i procedimenti dell’appropriazione, della notazione e della processualità, per attivare letture inedite e per produrre nuove formalizzazioni dell’oggetto nel clima culturale dello strutturalismo e della contestazione.
Le opere di Sol LeWitt, Walter De Maria, Donald Judd ecc. condividono intenti ed esiti con le contemporanee ricerche di Peter Eisenman, Archizoom, Franco Purini, nell’indagine sulle contraddizioni tra l’autonomia dell’oggetto e le sue relazioni con il luogo e il tempo. Operazioni (in arte e in architettura) traccia questa storia dal punto di vista di un progettista che si interroga sulla ragione delle scelte nella composizione architettonica e urbana.

Proprio in quanto rielabora, pubblicandola, la tesi di dottorato in progettazione architettonica e urbana, questo testo espone una teorizzazione del progetto architettonico, messa alla prova su sperimentazioni progettuali. Le cui operazioni concettuali, misurandosi con quelle di Purini ed Eisenman, attingono a risultati originali.
Anzi, la distanza temporale, staccando gli argomenti dal momento iniziatico, li approfondisce, li affina, indicando agli studiosi evoluzioni originali dei temi più recenti della modernità. E iniziative come DEEPmilano lo esemplificano assai bene. Si verifica il radicamento di una ricerca che appartiene all’oggi, e porta un contributo stimolante ai progettisti ed ai ricercatori. Ma soprattutto a coloro che compiono i primi passi dell’apprendimento.
Ernesto d’Alfonso

Operazioni analizza le pratiche concettuali in arte e in architettura dalla stagione a cavallo del ‘68 fino ad alcuni recenti progetti, per verificare le modalità di un’attività critica rivolta agli statuti del progetto. Offrendo un’acuta lettura della contraddizione tra l’autonomia dell’architettura e la sua dipendenza dal luogo specifico e dal tempo storico, Operazioni indaga possibili origini e fini del progetto per via delle differenze generabili tramite elaborazioni di sistemi e serie, processi e operazioni, linguaggi e scritture automatici, nella ripetizione attestata dalle permanenze dell’architettura.
Peter Eisenman

Lorenzo Degli Esposti, architetto (2002) e dottore di ricerca in progettazione architettonica e urbana (2008). È titolare dello studio Degli Esposti Architetti in Milano e con il socio Paolo Lazza è attivo nel disegno e nella costruzione di infrastrutture e architetture. È direttore di AUFO Architectural & Urban Forum, fondatore di Tulpenmanie – Galleria del disegno d’architettura e curatore del Padiglione Architettura di Expo Belle Arti, ospitato nel Grattacielo Pirelli nel 2015 durante l’Expo. Ha insegnato, tenuto lezioni e critics in varie università e accademie italiane e straniere; tra le recenti pubblicazioni da lui curate, sui temi del Moderno e dell’analisi formale degli edifici, si ricordano DEEPmilano (SMown Publishing, 2016) e MCM – Milano capitale del Moderno (Actar Publishers, 2017).

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